Yogini d’estate
La prima volta che un’amica mi invitò a una lezione di yoga la guardai stupita, ancora incerta sulle controindicazioni dell’OM.
Dopo qualche giorno mi decisi ad abbandonare pesi, attrezzi e lezioni di gag e affrontai la mia prima master class. Oggi lo yoga, insieme alla meditazione, è diventata per me un ottimo strumento per prevenire l’ansia e gestire lo stress.
Come è chiaro ormai ai tanti italiani che la praticano, questa disciplina agisce sia sul piano fisico che mentale. Con il respiro ci permette di entrare in contatto con i nostri limiti e gestire le emozioni.
La respirazione, meglio conosciuta come pranayama, ha un ruolo cardine ed esistono varie tecniche per attivare la nostra energia, alcune utilizzate anche per combattere la depressione. L’importante è riuscire a praticare con costanza, con un ritmo lento e profondo.
Con l’arrivo della bella stagione, è possibile (e preferibile) praticare yoga all’aria aperta, magari distesi su un bel prato – non a caso il verde è il colore dell’armonia, che rilassa e mette di buon umore – o piuttosto in riva al mare, durante le fresche ore del mattino o davanti a un romantico tramonto.
In questo primo articolo voglio suggerirvi due tecniche yoga, semplici e adatte a tutti.
Tadasana o Posizione della Montagna.
In piedi e con le gambe unite, tenete il peso del corpo ben distribuito sulle piante dei piedi e inspirate. Quindi espirate, portando i palmi delle mani uniti all’altezza del cuore, nella posizione della preghiera.
Consiglio: se vi trovate in montagna e state passeggiando lungo un sentiero, fermatevi un secondo e ricordatevi questa posizione. Il verde dei boschi, il cinguettio degli uccelli e lo scorrere dei ruscelli vi aiuteranno a rilassare la mente.
Shavasana o Savasana – Posizione del Cadavere, inteso come rinascita del fisico e dello spirito.
Posizionatevi supini, con le braccia estese e le dita rilassate, le gambe distese e lievemente divaricate. Respirate in modo calmo e profondo dai cinque ai quindici minuti. Al termine, uscite dalla posizione con cautela, giratevi prima su un fianco con le ginocchia raccolte quindi tornate seduti. Il Savasana rappresenta il momento di maggior rilassamento, di solito si svolge al termine della lezione quando si ascoltano le parole dell’insegnante.
Consiglio: potete praticarlo in qualsiasi momento, a casa, la mattina appena svegli o la sera prima di andare a dormire. E perché no, anche distesi sul lettino, in spiaggia… ma ricordatevi sempre di tenere la testa all’ombra!!!